Il 26 maggio 2017 scrivevo l’articolo “Bonus Asilo Nido. Arriva il Contributo di € 1000 l’anno”.
L’informazione riguardava l’anno 2017 e, come spesso accade, non sempre le somme previste per questo tipo di sostegno alla famiglia trovano la copertura finanziaria per gli anni successivi, tanto che la norma, in tal senso, esprime sempre la riserva.
Infatti, nella precedente circolare dell’Inps, la n. 88 del 22 maggio 2017, al punto 3) la stessa chiariva che:
Nel caso in cui, a seguito del numero delle domande presentate venga raggiunto – anche in via prospettica – il suddetto limite di spesa [€ 144 milioni], l’Inps non prenderà in considerazione le ulteriori domande.
Sempre la medesima circolare concludeva:
Con successivo messaggio saranno fornite le istruzioni operative e procedurali relative all’erogazione del Bonus a decorrere dall’anno 2018.
Ebbene, l’attesa comunicazione è stata emessa dall’Inps il 29 gennaio 2018, con messaggio n. 14.
Sostanzialmente, quest’ultimo traccia le medesime linee guida della precedente.
Solo al punto 2.1 chiarisce che:
per “asili nido privati autorizzati” si intendono le strutture che abbiano ottenuto l’autorizzazione all’apertura e al funzionamento da parte dell’Ente locale competente, a seguito della verifica del rispetto di tutti i requisiti tecnico-strutturali, igienicosanitari, pedagogici e di qualità previsti dalle vigenti normative nazionali e locali ai fini dello svolgimento del servizio educativo di asilo nido. Sono pertanto escluse dal rimborso le spese sostenute per i servizi educativi integrativi all’asilo nido (es. ludoteche, spazi gioco, spazi baby, pre-scuola, etc.).
Non vengono considerate, quindi, eventuali strutture “approntate” che non offrono le dovute garanzie all’utenza.
I termini di presentazione della domanda per l’anno in corso sono fissati dal 29 gennaio al 31 dicembre 2018, esclusivamente in via telematica e seguendo le modalità già indicate nel precedente mio articolo.
Eventuali altri dettagli sono chiaramente esposti nella già citata circolare Inps n. 14 del 29 gennaio 2018. Se si dovessero incontrare difficoltà nella compilazione e/o nell’invio della domanda, ci si può sempre rivolgere alle sedi di Patronato presenti sul territorio.
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