Rateizzazione Inps del Canone Rai

Non è ancora tempo di pensare al pagamento del Canone Rai 2013, per il quale ho già avuto modo di scrivere ampiamente e dettagliatamente anche sui suoi esoneri, detrazioni e disdette; ma per i pensionati, intestatari di un abbonamento Rai, che intendono avvalersi della rateizzazione del canone, c’è una scadenza che va ricordata: il 15 novembre 2012.

Infatti, entro il 15 novembre di ogni anno, se:

  • non si ha la disponibilità economica di poter corrispondere l’intero canone Rai in un’unica soluzione entro il 31 gennaio;
  • non si vuole pagare con aggravio di spese nei mesi successivi;
  • non si decide di fare ricorso alle modalità di pagamento alternative, ovverosia pagando con scadenze semestrali o trimestrali (ma in questo caso gravate da imposte sul valore aggiunto);

il pensionato, anche titolare di assegno sociale o di invalidità civile, che non ha redditi da pensione propria per un importo superiore a 18 mila euro, può chiedere all’Inps, SENZA APPLICAZIONE DI INTERESSI, di pagare per suo conto il canone Rai, trattenendo mensilmente, e per non più di 11 mesi (da gennaio a novembre), quanto dovuto.

Il pensionato, per ottenere dall’Inps l’agevolazione richiesta, deve presentare una domanda che va inoltrata telematicamente, o col codice Pin dispositivo del diretto interessato (se ne è in possesso), o rivolgendosi a un Patronato presente sul territorio che ne curerà l’invio.

L’Inps si riserverà, dopo aver verificato la sussistenza dei requisiti richiesti per il pagamento rateale, di accettare o respingere la domanda e ne dovrà dare comunque comunicazione al pensionato entro il 15 gennaio dell’anno successivo per potergli permettere di versare direttamente, nei modi e tempi previsti, l’importo del canone dell’abbonamento alla televisione.

Sarà lo stesso Ente pensionistico a certificare l’avvenuto pagamento del canone di abbonamento di cui trattasi.

Considerato che il servizio presso i Patronati è assolutamente gratuito e che la rateizzazione, se concessa, non è gravata da interessi, potrebbe essere un modo concreto per alleggerire l’effetto disastroso di una serie di manovre che stanno impoverendo sempre più i pensionati e le loro famiglie.

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