Mentre dal 20 luglio 2015 è entrato in vigore il servizio di consegna dei farmaci a domicilio, dal 1° luglio 2015 è stata data (ancora solo sulla carta) la possibilità agli utenti di poter ordinare online i medicinali senza obbligo di prescrizione.
Mentre sul primo servizio ho già espresso le mie riserve (Consegna farmaci a domicilio, servizio gratuito se…), sul secondo, a meno di non imbattersi in negozi fantasma e/o poco seri (ma, per scongiurare questo, credo si stia adoperando il Governo con dei sistemi di sicurezza appropriati) devo dire, anche per esperienza personale, che lo reputo utile e intelligente oltre che economico.
Su quest’ultimo aspetto, invece, si legge sul sito di Federfarma:
“[…] Prevedo, però, che il ricorso all’acquisto di farmaci on line sarà contenuto perché in Italia le farmacie sono presenti in modo capillare su tutto il territorio, fin nei più piccoli Comuni, e il cittadino apprezza il colloquio con il farmacista quando deve risolvere un problema di salute […].
Inoltre i medicinali senza ricetta in Italia hanno mediamente un prezzo di 8 euro e quindi con l’acquisto on line il consumatore spenderà di più visto che al costo del farmaco, per quanto scontato possa essere, vanno comunque aggiunte le spese di spedizione. Esiste poi il problema urgenza: chi ha un mal di testa o un’altra piccola patologia vuole il farmaco subito e non è certo disposto ad attendere i tempi dell’invio postale […]”
Tuttavia posso affermare che la competitività sul prezzo non può che giovare e mi consta che alcune farmacie/parafarmacie già online (cioè che vendono solo prodotti da banco, ovvero OTC, per automedicazione), per ordini superiori a certi importi (anche questi limitati) il più delle volte offrono la spedizione gratuita, spedizione che viene eseguita in tempi rapidissimi.
Resta inteso che il rapporto con il farmacista, quando questo è incline ad ascoltare, è sempre utile e insostituibile ma, nel momento in cui un farmaco o un prodotto entra a far parte della nostra quotidianità (una crema per il viso, cerotti, disinfettante, ecc. ecc.), si può anche sperare di pagarlo a prezzi più congrui, cosa che purtroppo spesso non accade, soprattutto nelle piccole realtà dove la concorrenza è pari a zero.
Prima del Decreto legislativo n. 17 del 19 febbraio 2014, che recepisce la Direttiva europea 2011/62/EU sui medicinali falsificati, era già possibile acquistare online solo prodotti cosiddetti da banco presso farmacie e/o parafarmacie e/o negozi presenti sul Web con i loro siti; non era possibile però vendere e comprare farmaci senza obbligo di prescrizione. Ora si può anche in Italia, fatta eccezione per i farmaci soggetti a prescrizione medica.
Trattandosi di medicinali, seppure senza obbligo di prescrizione e a totale carico del cittadino (SOP), che non possono essere oggetto di pubblicità e nei quali sono compresi anche i farmaci da banco (OTC, dall’inglese Over The Counter, sopra il banco), per garantire tutti i criteri di sicurezza e l’autenticità delle farmacie e parafarmacie online legalizzate il Ministero della Salute sta per emanare un decreto per stabilire un logo comune di identificazione dei siti che dovranno accreditarsi per ottenere l’autorizzazione a vendere sul Web.
Il bollino di sicurezza, personalizzato con la bandiera nazionale, sarà valido su tutto il territorio europeo e, nella nostra lingua, dovrebbe riportare la dicitura “Clicca qui per verificare se questo sito web è legale”.
Non è la prima volta che sentiamo di sequestri di farmaci illegali e/o contraffatti: la stessa AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) registra un’attività notevole di contrasto del fenomeno, ma dipende da noi cittadini intanto non fare ricorso all’acquisto di farmaci di dubbia provenienza – anche se possono sembrarci più economici – segnalando altresì i siti sospetti e le transazioni non conformi, così da impedire che siti fraudolenti si prendano gioco di noi e soprattutto che mettano in pericolo la nostra salute.
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